In questo studio coreano si valuta l’incidenza degli esiti in atrofia del trattamento della RAP, peculiare forma di maculopatia essudativa, mediante iniezioni con Lucentis (Ranizumab). A distanza di 2 anni, con una media di 7,5 iniezioni per paziente, si è avita atrofia nel 37% dei casi.
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Eylea è tra i più efficaci per la maculopatia diabetica
Questo studio sulla maculopatia diabetica ha messo a confronto l’efficacia nel tempo di diversi farmaci anti-VEGF iniettati negli occhi dei pazienti diabetici, misurando la capacità di migliorare il visus e di ridurre lo spessore maculare. I risultati riportati confermano ciò che la pratica clinica aveva già suggerito: negli occhi affetti da forme lievi non vi […]
Effetto protettivo dei beta bloccanti in corso di maculopatia essudativa
Un nuovo studio pubblicato sulla prestigiosa rivista Retina conferma l’effetto protettivo dei beta bloccanti usati per via sistemica nella gestione della maculopatia essudativa trattata con iniezioni intravitreali di Avastin.
Avastin per la trombosi della vena retinica centrale
L’iniezione di Avastin è efficace nel trattare le conseguenze della trombosi della vena retinica centrale, sia per la sua azione sull’edema maculare, sia per il miglioramento del visus (ottenuto nel 60% dei pazienti), sia per la mancanza di eventi avversi.
Effetti dell’iniezione intravitreale di Avastin sull’emodinamica oculare
In questo lavoro i ricercatori hanno misurato l’effetto dell’iniezione intravitreale di Avastin sull’emodinamica oculare mediante l’ultrasonografia color Doppler. E’ stata confrontata l’emodinamica dell’occhio che riceveva l’iniezione e dell’occhio adelfo.
Sicurezza di Avastin valutata con elettroretinogramma
Questo studio, effettuato con elettroretinogramma multifocale su 31 occhi affetti da diverse patologie, conferma la mancanza di tossicità nei confronti dei fotorecettori della terapia intravitreale con Bevacizumab (Avastin).
Trattamento delle teleangiectasie perrifoveali con Ranizumab
In questo lavoro viene confermata la difficoltà nell’ottenere buoni risultati terapeutici in questa particolare forma di maculopatia su base vascolare. A distanza di 12 mesi, nonostante un misurabile effetto positivo sullo stato anatomico della retina, non si è riuscito ad ottenere un miglioramento visivo significativo in questa serie di pazienti trattati con Ranizumab (Lucentis) intravitreale...
Aumento del tono oculare in seguito a numerose iniezioni intravitreali
Usualmente le iniezioni intravitreali non comportano un aumento patologico del tono oculare. Gli autori dello studio mettono in guardia che è sempre possibile che tale condizione si verifichi con il proseguire delle iniezioni.
È meglio non parlare durante l’esecuzione delle iniezioni intravitreali
In questo studio si è valutato quale effetto abbia sulla contaminazione del campo operatorio il fatto che il paziente o il chirurgo parlino durante l’intervento. È risultato un aumento significativo della contaminazione batterica, che si riduce se si indossa la mascherina chirurgica.
I risultati a 3 anni delle iniezioni intravitreali di Eylea
La Regeneron Pharmaceuticals, Inc. ha reso noti i risultati di due studi sul nuovo farmaco per la cura della maculopatia senile essudativa (forma umida), Eylea (aflibercept). Il farmaco viene iniettato in sede intraoculare come quelli attualmente disponibili (Lucentis, Avastin, Macugen).