Monthly Archives: novembre, 2009

Effetti del Ranibizumab e Bevacizumab in un modello sperimentale

Lo studio è valutare gli effetti dei farmaci Ranibizumab e Bevacizumab, impiegati nel trattamento delle neovascolarizzazioni oculari (in particolare nel trattamento della maculopatia senile di tipo essudativo) in un modello animale sperimentale nel quale si è ottenuta la produzione di VEGF con conseguente sviluppo di neovascolarizzazione sottoretinica.

Maculopatia degenerativa – Degenerazione Maculare Senile

La Degenerazione Maculare Senile, detta ARMD (Age-related Macular Degeneration) è la principale causa di perdita della vista nei Paesi occidentali, nelle persone con l’età superiore ai 50 anni. Poiché il numero delle persone di questa fascia di età è attualmente in continuo aumento, la perdita dell’acuità visiva legata alla degenerazione maculare sta diventando un problema di salute pubb...

Glaucoma

Il glaucoma è una malattia degli occhi molto frequente, che provoca seri danni alla vista senza dare nessun sintomo di allarme. È per questo che è di vitale importanza che venga “scoperto” in tempo per poter effettuare le terapie più idonee e scongiurare il peggio.

Cataratta

La cataratta è un’opacizzazione progressiva del cristallino, la lente naturale situata all’interno dell’occhio, immediatamente dietro la pupilla. Ci sono diversi tipi di cataratte che si manifestano in diverse età e con una velocità di evoluzione diversa. Tipicamente interessa l’età senile con una progressione lenta a carico del nucleo del cristallino (cataratta nucleare).

Correzione difetti di vista

I difetti di vista sono una comune alterazione che interessa la popolazione generale. Una ricerca dell’ISTAT ha stimato che in Italia il 41% della popolazione fa ricorso a correzione con lenti, con un andamento crescente nelle varie fasce di età, andando dal 10% della popolazione inferiore ai 14 anni fino al 70% di quella al di sopra dei 70. Un analogo studio americano ha valutato che un adulto...

Miopia

La miopia provoca una riduzione della visione da lontano poiché il punto di massimo fuoco è spostato per vicino. Con una miopia di 3-4 diottrie, il paziente vede bene da vicino (entro i 20-30 centimetri) mentre oltre questa distanza la visione è sfocata e indistinta. Più è elevata la miopia, che si misura con un maggior numero di diottrie, peggiore è la visione degli oggetti lontani.

Presbiopia

Un occhio normale ha la sua messa a fuoco all'infinito. Per vedere da vicino, viene messo in atto un cambiamento del potere focale dell’occhio grazie al muscolo ciliare e la deformazione del cristallino: è la dinamica dell’accomodazione. Questa funzione riduce la sua ampiezza con il passare del tempo per cui aumenta la distanza minima a cui gli oggetti sono messi a fuoco.

Astigmatismo

L'astigmatismo è dovuto per lo più alla forma della cornea, non perfettamente sferica ma allungata lungo un asse, si hanno così due diverse curvature della superficie corneale. L'effetto che si produce è un'immagine sdoppiata e deformata, che si forma in due punti diversi e forma due diversi fuochi. La visione è sfocata sia da vicino che da lontano.