In questo lavoro viene confermata la difficoltà nell’ottenere buoni risultati terapeutici in questa particolare forma di maculopatia su base vascolare. A distanza di 12 mesi, nonostante un misurabile effetto positivo sullo stato anatomico della retina, non si è riuscito ad ottenere un miglioramento visivo significativo in questa serie di pazienti trattati con Ranizumab (Lucentis) intravitreale...
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Trattamento della neovascolarizzazone coroideale idiopatica dei giovani adulti con iniezione intravitreale di Avastin
In questo studio si dimostra l’efficacia e la sicurezza dell’avastin nel trattamento delle forme idiopatiche giovanili di maculopatia con neovascolarizzazione. In 12 mesi la media delle somministrazioni era di 3.95 e tutti gli occhi stuidiati (20) hanno ottenuto una stabilizzazione o un miglioramento della visione.
Effetto della nicotina sulle terapie per la maculopatia degenerativa
Il fumo di sigaretta rappresenta un fattore di rischio molto importante per lo sviluppo della maculopatia degenerativa. Questo studio sperimentale, effettuato su animali di laboratorio, stabilisce che l’esposizione alla nicotina esercita un’azione negativa anche sull’evoluzione della malattia e sulla risposta alle terapie con inibitori del VEGF (Avastin, Lucentis).
Aumento del tono oculare in seguito a numerose iniezioni intravitreali
Usualmente le iniezioni intravitreali non comportano un aumento patologico del tono oculare. Gli autori dello studio mettono in guardia che è sempre possibile che tale condizione si verifichi con il proseguire delle iniezioni.
La prognosi visiva nella maculopatia essudativa è influenzata dalla rapidità di intervento
In questo studio si è valutato l’impatto prognostico del ritardato trattamento con iniezioni intravitreali della maculopatia essudativa al suo esordio. Si è verificato che il tempo trascorso dalla comparsa dei sintomi alla prima iniezione influenza la prognosi e la possibilità di conservare l’acuità visiva, indipendentemente da sesso, età e acuità visiva di base.
I risultati a 3 anni delle iniezioni intravitreali di Eylea
La Regeneron Pharmaceuticals, Inc. ha reso noti i risultati di due studi sul nuovo farmaco per la cura della maculopatia senile essudativa (forma umida), Eylea (aflibercept). Il farmaco viene iniettato in sede intraoculare come quelli attualmente disponibili (Lucentis, Avastin, Macugen).
Vasculopatia polipoidale: terapia fotodinamica e intravitreali di Ranizumab
Le maculopatie essudative non sono tutte uguali e non rispondono tutte nella stessa maniera alla terapia con inibitori del VEGF. In particolare la sottocategoria definita “vasculopatia polipoidale” (PCV) rientra tra quelle che danno una risposta poco soddisfacente. Questa forma di maculopatia essudativa richiede l’esame con indocianina (ICG) per essere individuata. In questo studio retrospet...
Ranibizumab e degenerazione maculare: 2° anno dello studio PrONTO
Allo scopo di valutare l’efficacia a lungo termine di uno schema a somministrazioni variabili di Ranibizumab, nel Prospective Optical Coherence Tomography (OCT) Imaging of Patients with Neovascular Age-Related Macular Degeneration (AMD) Treated with intraOcular Ranibizumab (PrONTO) Study i pazienti sono stati seguiti per 2 anni.
Effetti del Ranibizumab e Bevacizumab in un modello sperimentale
Lo studio è valutare gli effetti dei farmaci Ranibizumab e Bevacizumab, impiegati nel trattamento delle neovascolarizzazioni oculari (in particolare nel trattamento della maculopatia senile di tipo essudativo) in un modello animale sperimentale nel quale si è ottenuta la produzione di VEGF con conseguente sviluppo di neovascolarizzazione sottoretinica.