La durata media della vita nei paesi industrializzati si allunga, la popolazione invecchia e le patologie legate all’età avanzata aumentano di diffusione. Questa la ragione principale del gran numero di interventi di cataratta effettuato in Italia ma anche negli altri paesi europei.
L’operazione di cataratta è la pratica chirurgica in assoluto più diffusa, in Italia come in Europa. L’ISTAT ne ha preso atto inserendo, dal 2015, l’”estrazione della cataratta” nell’elenco dei prodotti utilizzato per calcolare l’inflazione.

L’intervento di cataratta come bene di largo consumo

Dunque, la rimozione chirurgica della cataratta, insieme con gli interventi su appendice, ernia, vene varicose, concorre a rappresentare le nuove “abitudini di consumo” delle famiglie, accanto a car e bike sharing, biscotti e pasta senza glutine, birra analcolica. E all’assistenza fiscale per il calcolo delle imposte sulla casa.
Se questo ultima voce denuncia implicitamente la presenza di un sistema fiscale quantomeno complesso, se non contorto, la presenza nel paniere dell’intervento di sostituzione del cristallino è, invece, la riprova del miglioramento delle condizioni di salute dei pazienti “anziani”, che, insieme con lo sviluppo della tecnica chirurgica, della strumentazione, della farmacologia, ha reso possibile il costante aumento del numero di operazioni.

Dal ricovero ospedaliero alla day surgery

Il crescere nel tempo della velocità, dell’affidabilità e dei buoni risultati conseguibili dall’intervento di cataratta è testimoniato dal progressivo passaggio dal ricovero ospedaliero alla day surgery, vale a dire all’operazione effettuata nell’arco di una stessa giornata, con il paziente che può tornare a casa propria ad intervento concluso.
Si stima che ogni anno in Italia siano effettuati oltre 500.000 interventi (sono circa 18 milioni nel mondo). Di essi la percentuale che avviene in day surgery è costantemente crescente: secondo i dati OCSE (Health at a Glance 2016 che, peraltro, considera solo i dati della sanità pubblica) si è passati dal 46% del 2000 all’82% del 2014.

Un intervento necessario

La diffusione dell’intervento è determinata anche dal fatto che si tratta, ad oggi, dell’unica terapia efficace della cataratta, ed efficace pienamente, con recupero della funzionalità rapido e completo e un miglioramento sostanziale della qualità della vita.
La diffusione e la qualità dei risultati non debbono, tuttavia, indurre a sottovalutare l’operazione. Per dirla con le parole dell’Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecità “Si tratta di un intervento di microchirurgia estremamente sofisticato che richiede un lungo apprendistato da parte del chirurgo e un livello di attenzione nella preparazione, esecuzione e controllo post-operatorio molto elevato”.