In questo studio si è valutato l’impatto prognostico del ritardato trattamento con iniezioni intravitreali della maculopatia essudativa al suo esordio. Si è verificato che il tempo trascorso dalla comparsa dei sintomi alla prima iniezione influenza la prognosi e la possibilità di conservare l’acuità visiva, indipendentemente da sesso, età e acuità visiva di base.
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Maculopatia: efficacia di Eylea in casi resistenti a Lucentis o Avastin
In questo studio occhi affetti da maculopatia essudativa, già trattati con iniezioni intratìvitreali di Lucentis o Avastin, che mostravano una persistenza del quadro essudativo, sono stati trattati con il nuovo farmaco Eylea. I risultati mostrano una significativa risposta con il nuovo trattamento, che riguarda soprattutto l’aspetto anatomico e la scomparsa di fluido all’esame OCT, mentre v...
Effetto protettivo dei beta bloccanti in corso di maculopatia essudativa
Un nuovo studio pubblicato sulla prestigiosa rivista Retina conferma l’effetto protettivo dei beta bloccanti usati per via sistemica nella gestione della maculopatia essudativa trattata con iniezioni intravitreali di Avastin.
Avastin per la trombosi della vena retinica centrale
L’iniezione di Avastin è efficace nel trattare le conseguenze della trombosi della vena retinica centrale, sia per la sua azione sull’edema maculare, sia per il miglioramento del visus (ottenuto nel 60% dei pazienti), sia per la mancanza di eventi avversi.
Terapia con Avastin della maculopatia miopica in pazienti giapponesi
Questo studio giapponese conferma la validità della terapia intavitreale con Avastin per maculopatia miopica. Viene confermata la peggiore prognosi visiva nell’interessamento subfoveale della membrana neovascolare.
Neovascolarizzazione maculare miopica: fattori prognostici
La neovascolarizzazione maculare si può sviluppare negli occhi affetti da maculopatia degenerativa, non per le alterazioni senili tipiche dell’anziano, ma per la fragilità dei tessuti maculari legata alla miopia. Negli ultimi anni questa condizione, in passato molto distruttiva, ha trovato grande giovamento nella terapia iniettiva con inibitori del VEGF (Lucentis o Avastin).
Trattamento con Avastin della neovascolarizzazione maculare secondaria a corioretinopatia puntata
In questo studio prospettico si valuta l’efficacia del Bevacizumab (Avastin) nel trattamento di una forma particolare di degenerazione maculare, legata alla corioretinopatia puntata interna. Il trattamento si conferma efficace e sicuro anche in questo particolare condizione a distanza di 12 mesi dall’inizio della terapia.
Effetti dell’iniezione intravitreale di Avastin sull’emodinamica oculare
In questo lavoro i ricercatori hanno misurato l’effetto dell’iniezione intravitreale di Avastin sull’emodinamica oculare mediante l’ultrasonografia color Doppler. E’ stata confrontata l’emodinamica dell’occhio che riceveva l’iniezione e dell’occhio adelfo.
Sicurezza di Avastin valutata con elettroretinogramma
Questo studio, effettuato con elettroretinogramma multifocale su 31 occhi affetti da diverse patologie, conferma la mancanza di tossicità nei confronti dei fotorecettori della terapia intravitreale con Bevacizumab (Avastin).
Trattamento della neovascolarizzazone coroideale idiopatica dei giovani adulti con iniezione intravitreale di Avastin
In questo studio si dimostra l’efficacia e la sicurezza dell’avastin nel trattamento delle forme idiopatiche giovanili di maculopatia con neovascolarizzazione. In 12 mesi la media delle somministrazioni era di 3.95 e tutti gli occhi stuidiati (20) hanno ottenuto una stabilizzazione o un miglioramento della visione.